GATTA, TOPINA E BUON ANNO, Racconti fantastici e del margine – CONSOLATA LANZA Gatta, Topina e Buon Anno – Racconti fantastici e del margine di CONSOLATA LANZA C’è una professoressa di mezz’età che si innamora di un topo, una cassiera di supermercato che ha una doppia vita molto inquietante, sulla Mole Antonelliana compaiono quattro madonne, le mummie del Museo Egizio si comportano in modo davvero inaspettato, ma non ci sono fate né elfi né magie in questa raccolta di venti racconti in cui il fantastico si infila improvvisamente, approfittando del varco che sempre si nasconde in un angolo della realtà. Può accadere nei posti più inaspettati come La Rinascente di Torino, o sotto il sole accecante di un’isola greca, o in un albergo equivoco perso nella steppa anatolica, ma il fantastico non ha luoghi privilegiati: anche in treno o in aeroporto si possono fare incontri insoliti. Basta avere gli occhi aperti e lasciarsi andare a quanto di oscuro e inquietante è seppellito nel profondo del cuore di ciascuno.L’altra faccia del fantastico sono il surreale, il grottesco, l’ironico disseminati in queste storie, che permettono di esorcizzare la paura e sorridere tra un brivido e l’altro: perché non di soprannaturale si parla ma delle distorsioni, dei contorcimenti del reale in cui anche un fantasma vestito di pizzo rosa si muove con disinvoltura, Anna Karenina perde il suo smalto di eroina, e si impara che non bisogna mangiare tutto quello che ci viene offerto. “Salirono al piano di sopra. Più interessante, a dire il vero. Sarcofagi e papiri e mummie bendate e sbendate, gioielli che facevano squittire le professoresse, pagnotte tarlate e datteri impietriti che strappavano cori di “che schifo!” alle ragazze. Nessuno spiegava niente e comunque nessuno sarebbe stato a sentire. Bisogna dire che a un certo punto la Vallino di italiano si mise davanti a un chilometro di papiro e intonò “il libro dei morti, ragazzi, l’unico completo in tutto il mondo” ma quando si voltò si accorse di essere sola e scappò via in cerca dei gabinetti. – Venite a vedere, – disse Fede. – Guardate qua. Gigi e Massimo si avvicinarono. In una teca tre sarcofagi di legno pitturato, aperti, contenevano tre mummie di cui una aveva la faccia scoperta. – Sono tre sorelle, Gatta, Topina e Buon Anno. Morte giovani e imbalsamate. Quella lì sembra carina. Dev’essere Topina. Chissà perché sono morte tutte e tre? – Di noia, non c’eravamo noi a farle divertire! Massimo rise forte, contentissimo della battuta. Gigi stava schiacciato contro il vetro, tanto che la supplente di diritto venne a battergli sulla spalla. Quando si staccò rimase il segno del naso e delle mani unte. Girellarono ancora annoiati, si infilarono in una stanzina piena di letti parrucche stoffe marroncine impilate sgabelli e scatole da trucco, fecero corsette lungo corridoi pieni di gatti e coccodrilli impagliati, fecero pipì e fumarono uno spinello nei cessi.” Consolata Lanza vive e lavora a Torino. Ha pubblicato D’amore e no (Tracce 1996), Il gioco della masca (Filema 1997), Est di Cipango (Filema 1998), Ragazza bella, ragazza brutta (Filema 2000), Irene a mosaico (Avagliano 2000), La lametta nel miele (Filema 2005), Lei coltiva fiori bianchi (CS_libri 2008), Trilogia delle donne virtuose (Progetto Letterario Alga 2010), Gli anni al sole (Buckfast Edizioni 2015), Il cuore in ballo (Buckfast Edizioni, 2018), oltre a numerosi racconti in riviste e antologie. Sul blog Anaconda Anoressica si occupa di recensioni letterarie e altro. Sue opere successive sono reperibili in rete su Amazon e DuDag. Gatta, Topina e Buon Anno, Racconti fantastici e del margine – Consolata Lanza Buckfast Edizioni 16,00 euro Formato 15×21 – pag. 324 ISBN 9788899551230