Infinite Gardens di Franco Luigi Carena
Un volume prezioso, interamente a colori su carta patinata, che si sviluppa in due parti.
La prima prevede un excursus storico di come sono classificabili i giardini: giardini ancestrali, giardini domestici (giardini sui terrazzi, orti domestici, giardini cimiteriali, erbacei, ecc), giardini infiniti (dell’antico Egitto, Babilonesi, Persiani, Pensili, Greci, Celti, Romani, Maya, Medievali, Islamici, Cinesi, Giapponesi, giardini Zen, all’italiana, Labirinto, Celesti, Botanici, Tropicali, Verticali, Acquatici, Presidenziali, Giardini Reali, Incantati, dei divertimenti, ecc.).
La seconda parte è invece la descrizione, passo dopo passo, del progetto e della realizzazione di un piccolo giardino ombroso: Il Giardino di Pan. Vengono inoltre descritti minuziosamente le “Stanze” e i “Portali” che caratterizzano questo giardino, e vengono elencati tutti gli alberi, le piante e i fiori che sono stati collocati.
L’Autore ha voluto dedicare il giardino a PAN (dio della mitologia greca) perché è il dio della Natura e personifica l’istinto e tutto ciò che è completamente naturale. Dio delle foreste, dei boschi, dei pascoli, delle grotte, delle balze montane, ma soprattutto dio dell’origine della vita. Spesso veniva confuso dai latini col nome di Silvanus o Faunus, dèi delle selve e degli animali selvatici.
Nella storia Pan, proprio per le sue caratteristiche agresti, continuava ad essere venerato dai contadini anche dopo la caduta degli dèi (greci e romani) con l’avvento del cristianesimo.
Un viaggio nella natura, sostando sotto grandi alberi ombrosi, in mezzo a fiori e arbusti profumati che nascondono il canto degli uccelli. Il giardino deve essere un luogo da percorrere lentamente, alla scoperta di angoli remoti, nascosti e misteriosi che, seguendo i sentieri, solleciti la voglia infantile di stupirci, per quella necessità implacabile di trovare pace e tranquillità che la vita ci ha tolto.
“Per noi, che ci consideriamo giardinieri, esistono due categorie di persone: chi nasce col pollice verde e chi invece non riesce a bagnare una pianta che sta soffrendo la sete davanti al proprio negozio. Siamo comunque convinti che di fronte alla bellezza della natura tutti sappiamo emozionarci.
Ho sempre desiderato un giardino per me e per chi mi ama. Un giardino per passeggiare o fermarmi, respirare, leggere, stare in silenzio, stare insieme o stare da solo, senza l’angoscia d’incontrare quelle persone che sanno guardare solo in basso e vogliono tagliare gli alberi.
Solo quando ho raggiunto l’età della pensione e lasciato gli impegni lavorativi, e da quando mi sono allontanato dagli impegni sociali e associativi, mi si è balenata in testa la folle idea di
realizzare questo sogno. Non sapendo bene a cosa andavo incontro ho scoperto presto la mole di lavoro che mi stava aspettando.
Influenzato dalla bellezza dei giardini, da Piero che mi ha messo a disposizione un pezzo di terra, dai miei amici che curano con entusiasmo il loro giardino, dall’Associazione Natura in Città che da anni opera bene per sensibilizzare la popolazione al rispetto del verde urbano, sono partito per questo viaggio.
Ho scoperto, col progredire nella realizzazione, che il giardinaggio mi migliora, mi abitua a parlare sottovoce, a capire le stagioni, ad ascoltare il fluire del cielo, il canto del vento e il suono della pioggia. La cura per il giardino mi ha reso consapevole del dovere di rispettare gli animali e le piante, ad accettare di essere del tutto ininfluente nell’Universo, a riconoscere l’irrilevanza del mio ruolo, e infine ad aumentare la consapevolezza che tutto passa, noi compresi”.
INFINITE GARDENS – Franco Luigi Carena
Buckfast Edizioni
25,00 euro
Formato 21×30
pag. 196
ISBN 9788899551353